Atterraggio al Kennedy Space Center dello Shuttle Endeavour al termine della missione STS-89 in visita alla stazione spaziale russa Mir.
Fonti: SSA.
Atterraggio al Kennedy Space Center dello Shuttle Endeavour al termine della missione STS-89 in visita alla stazione spaziale russa Mir.
Fonti: SSA.
Partenza della missione lunare Apollo 14 dalla rampa 39A del Kennedy Space Center. Porta Alan Shepard, Edgar Mitchell e Stuart Roosa. Per la prima volta in tutto il programma Apollo il lancio avviene in ritardo: il maltempo obbliga a un rinvio di 40 minuti. Il decollo avviene alle 16:03 ora della Florida (le 22:03 italiane).
Fonte: LPI.
Decollo da Baikonur di Luna 9, sonda sovietica destinata ad effettuare il primo allunaggio morbido della storia e la prima trasmissione di immagini fotografiche dalla superficie della Luna. Il lancio avviene alle 14:41 ora di Mosca, pari alle 11:41 GMT.
Fonti: NASA.
Viene effettuato il penultimo lancio di prova del veicolo spaziale Mercury-Redstone. La missione, denominata MR-2, parte da Cape Canaveral alle 16:55 UTC e trasporta lo scimpanzé Ham per un volo suborbitale che termina nell’Oceano Atlantico dopo 16 minuti e 39 secondi.
Lancio da Cape Canaveral di Explorer I, primo satellite degli Stati Uniti lanciato e collocato in orbita con successo. In Florida sono le 22:48 del 31 gennaio, in Italia sono le 3:48 del giorno successivo.
Naro-1 diventa il primo vettore lanciato dalla Corea del Sud.
Viene lanciato SCATHA, il primo satellite dedicato principalmente allo studio dell’ambiente nelle vicinanze della Terra.
Fonte: NHO.
Atterraggio dello Shuttle Discovery sulla pista della base militare Edwards, al termine della missione STS-42.
Fonte: NASA.
Dalla base militare statunitense di Vandenberg, in California, viene lanciato il satellite ISIS 1 per la mappatura della ionosfera. Resterà operativo fino al 1990.
Lancio della sonda statunitense Ranger 6, che raggiunge la Luna e vi si schianta, come previsto dal piano di volo, ma non trasmette immagini a causa di un guasto alle sue telecamere.
Fonte: NHO.
Muore Orville Wright, pioniere dell’aviazione insieme al fratello Wilbur.
Fonte: NHO.
Lancio da Baikonur del primo terminale satellitare per telecomunicazioni ottiche della serie EDRS, Earth Data Relay System, a bordo del satellite Eutelsat-9B, collocato in orbita geostazionaria sopra l’Europa. Il terminale è in grado di ricevere e ritrasmettere dati alla velocità mai prima raggiunta di 1,8 gigabit al secondo.
Fonti:ESA; ESA. 2016/01/30 4:20 ora di Baikonur; 2016/01/29 23:20 CET.
Lancio della Soyuz TM-27, con a bordo Talgat Amangeldyevich Musabayev (comandante), Nikolai Mikhailovich Budarin (ingegnere di volo) e Léopold Pierre Eyharts (cosmonauta di ricerca e astronauta dell’ESA); i tre arriveranno alla stazione spaziale sovietica Mir due giorni più tardi; Musabayev e Budarin resteranno sulla stazione per 207 giorni, mentre Eyharts vi resterà per 20.
Fonti: Spacefacts; ESA.
Precipita un LLTV, uno dei veicoli di addestramento per l’allunaggio. Il pilota, Stuart M. Present, si salva eiettandosi. L’incidente è dovuto a una perdita di assetto, prodotta da un guasto nell’impianto elettrico, che inizia a far rovesciare il velivolo all’indietro.
Fonti: CollectSpace; NASA; NASA; La Stampa.
Nasce a Yoichi, Hokkaido, in Giappone, Mamori Mohri. Volerà nello spazio nel 1992 con la missione STS-47 e nel 2000 con la missione STS-99.
Nasce a Guantánamo, Cuba, Arnaldo Tamayo Méndez. Nel 1980 diventerà il primo latinoamericano, il primo essere umano di origine africana e il primo cubano a volare nello spazio con la missione Soyuz 38.
Fonti: NHO; Britannica.
Lo Shuttle Challenger si disintegra durante il decollo 73 secondi dopo l’inizio della missione STS-51L, uccidendo i sette membri del suo equipaggio: Ellison Onizuka, Sharon Christa McAuliffe, Greg Jarvis, Judy Resnik, Mike Smith, Dick Scobee e Ron McNair. In Florida sono le 11:38; in Italia sono le 17:38.
La copertina della rivista Time mostra l’esplosione dello Shuttle Challenger.
L’inchiesta farà emergere che il freddo intenso della notte ha fatto contrarre e irrigidire le guarnizioni dei booster laterali a propellente solido; queste guarnizioni non sono più state in grado di fare tenuta e una di esse ha lasciato passare una fiammata del getto rovente dei booster, che ha lambito il serbatoio esterno pieno di idrogeno e ossigeno liquidi, innescando una disintegrazione catastrofica.
È la prima volta che gli Stati Uniti perdono un equipaggio spaziale in volo e la tragedia ha particolare risonanza perché uno dei suoi membri, l’insegnante Christa McAuliffe, era il primo cittadino comune americano scelto come astronauta.
Tutti gli Shuttle resteranno a terra per 32 mesi, fino al 29 settembre 1988, per subire una serie di modifiche di sicurezza e per consentire la riscrittura di tutte le procedure di lancio; la NASA fisserà per il 28 gennaio il Day of Remembrance per commemorare tutti i caduti delle missioni spaziali statunitensi.
Da sinistra: Christa McAuliffe, Gregory Jarvis, Judith Resnik, Dick Scobee, Ronald McNair, Michael J. Smith, Ellison Onizuka.
Gus Grissom, Ed White e Roger Chaffee, i tre astronauti assegnati alla missione Apollo 204 (successivamente rinominata Apollo 1), primo volo orbitale con equipaggio del veicolo Apollo che dovrebbe portare l’America sulla Luna, muoiono nell’incendio della capsula nella quale sono sigillati da un triplice portello, durante una prova tecnica a terra, sulla Rampa 34 del centro di lancio di Cape Kennedy. Sono le 18:31 ora locale; in Italia sono le 00:31 del 28 gennaio.
L’incendio, violentissimo, è innescato da una scintilla prodotta nei cavi elettrici a contatto con i materiali infiammabili della capsula Apollo, che ardono violentemente nell’atmosfera di ossigeno puro a 1,13 atmosfere: una pressione superiore a quella atmosferica normale al livello del mare, necessaria per le esigenze della prova in corso. I soccorritori impiegano cinque interminabili minuti a farsi largo tra le fiamme e il fumo e ad aprire i complicatissimi portelli d’accesso, ma è troppo tardi: gli astronauti muoiono per asfissia in meno di un minuto.
È il primo incidente mortale direttamente causato dal programma spaziale statunitense: altri astronauti sono periti prima di Grissom, White e Chaffee, ma in incidenti aerei.
L’incendio sarebbe stato perfettamente evitabile se solo fossero state rispettate le buone norme di sicurezza e di progettazione, messe in disparte dalla “go fever”, la febbre di andare verso la Luna a qualunque costo. Lo shock per chi lavora alla NASA è talmente potente che per decenni questo disastro sarà ricordato chiamandolo semplicemente e sommessamente The Fire (“l’Incendio”). Tutti sanno cosa s’intende.
La tragedia avrà un enorme impatto sull’opinione pubblica mondiale e imporrà un drastico riesame delle procedure NASA e di tutti i materiali usati per la capsula Apollo, che probabilmente contribuirà ad evitare disastri durante i voli spaziali veri e propri. Il rapporto della NASA sul disastro (Report of Apollo 204 Review Board – Findings, Determinations and Recommendations) descriverà senza mezzi termini “carenze di progettazione, fabbricazione, installazione, rilavorazione e controllo qualità... assenza di soluzioni progettuali di protezione antincendio... installazione di componenti non certificati”.
Nel corso dei 21 mesi che trascorreranno prima del primo volo con equipaggio, Apollo 7, tutti i materiali infiammabili verranno rimpiazzati adottando alternative autoestinguenti, le tute in nylon verranno sostituite con modelli in materiale non infiammabile e resistente alle alte temperature e il portello verrà riprogettato per aprirsi verso l’esterno in meno di dieci secondi. Per le missioni successive verrà usata una miscela di ossigeno e azoto (60/40%) al decollo, sostituita per il resto del volo con ossigeno puro a pressione ridotta (0,33 atm).
Grissom e White erano veterani dello spazio ed eroi nazionali: Grissom, 40 anni, era stato il secondo americano a volare nello spazio, con una capsula monoposto missione Mercury, ed aveva effettuato con John Young il volo inaugurale delle capsule Gemini (con la missione Gemini 3); Ed White, 36 anni, aveva compiuto la prima “passeggiata spaziale” statunitense e la seconda al mondo durante la missione Gemini 4). Roger Chaffee, 31 anni, non aveva ancora volato nello spazio ed era considerato uno dei massimi esperti nei sistemi di comunicazione e manovra del programma Apollo.
Gus Grissom e Roger Chaffee sono sepolti ad Arlington; la tomba di Ed White è a West Point.
Una replica della capsula verrà esposta al Tellus Science Museum di Cartersville, in Georgia; il veicolo originale, dopo le perizie, verrà custodito per decenni dalla NASA al Langley Research Center, in Virginia, in un contenitore ermetico all’interno di un capannone fatiscente. Il 17 febbraio 2007 verrà traslocato in una struttura climatizzata adiacente.
Nei decenni successivi, Scott Grissom, figlio di Gus Grissom, sosterrà che l’incidente fu causato intenzionalmente per zittire gli astronauti prima che denunciassero la pericolosità e l’inadeguatezza della capsula Apollo, ma l’idea di insabbiare i difetti della capsula spaziale facendo morire gli astronauti in un rogo che rivela i difetti della capsula stessa non sembra particolarmente logica.
Il 27 gennaio 2017, in occasione del cinquantenario del disastro, i portelli originali della capsula verranno esposti al pubblico per la prima volta presso il Kennedy Space Center in un grande allestimento commemorativo intitolato Ad Astra per Aspera.
Fonti: Klabs.org; NASA; SSA; SSA; CollectSpace; Scientific American; CollectSpace; Roger Launius, 2014; Archive.org (serie di foto); About.com; CollectSpace; CollectSpace; Apolloarchive.
L’ESA, insieme alla NASA, lancia IUE, il satellite scientifico più longevo e produttivo finora realizzato: resterà operativo ininterrottamente per 18 anni, fino al 1996, con una sola pausa di una settimana nel 1985, effettuando rilevamenti dello spettro dei raggi ultravioletti provenienti dai corpi celesti più disparati, dalle supernove ai pianeti alle comete. È anche il primo satellite scientifico in grado di rispondere in tempo reale alle richieste degli astronomi.
Lancio della sonda Ranger III, il primo tentativo della NASA di raggiungere la Luna e atterrarvi (sia pure con un impatto frenato e non una discesa morbida). La sonda manca il proprio bersaglio di circa 36.800 km a causa di una serie di malfunzionamenti ed errori ed è ora in orbita intorno al Sole.
Fonti: NASA; NHO; video d’epoca.
Lancio della sonda statunitense Clementine verso la Luna con l’obiettivo di tracciarne una mappa maggiormente dettagliata.
La sonda lunare Clementine.
Fonte: NHO.
Il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan annuncia il progetto della Stazione Spaziale.
Lancio di Echo 2, satellite passivo per telecomunicazioni: è un’enorme sfera gonfiabile, con un diametro di 41 metri, rivestita di materiale radioriflettente. Messa in orbita intorno alla Terra, consente di inviare segnali radio oltre l’orizzonte quando il satellite transita nel cielo della stazione trasmittente.
Un satellite della serie Echo NHO.
Atterra su Marte il rover (veicolo semovente) Opportunity della NASA. Concepito per una vita operativa di 90 giorni, continuerà ad esplorare la superficie marziana per oltre 14 anni, percorrendo oltre 40 chilometri e scattando oltre 200.000 immagini. La sua attività proseguirà fino al 10 giugno 2018, quando si interromperanno le trasmissioni verso la Terra.
Illustrazione del rover Opportunity su Marte.
Opportunity fotografa parte della propria ombra (in basso al centro) e i resti del suo scudo termico e del suo cratere d’impatto il 22 dicembre 2004 (NASA).
Fonti: NHO; NASA; pagina NASA dedicata allo stato di Opportunity e Spirit; NASA.
Il Giappone diventa il terzo paese al mondo a inviare un veicolo spaziale verso la Luna con il lancio della sua sonda Hiten, che orbiterà intorno al satellite. È il primo veicolo a visitare la Luna da Luna 24 nel 1976.
Fonte: ESA.
Decollo del veicolo russo Soyuz TM-16, che trasporta un nuovo sistema di attracco androgino, denominato APAS, da collaudare sulla stazione spaziale Mir in preparazione per le visite dello Shuttle statunitense alla stazione. A bordo ci sono Gennadi Manakov, comandante, e Alexander Poleshchuk, ingegnere di volo: resteranno sulla Mir per 179 giorni.
Fonti: Spacefacts; SSA.
La sonda Voyager 2 effettua un passaggio ravvicinato intorno a Urano, raggiungendo la distanza minima di 81.500 chilometri, trasmettendo immagini eccezionali del pianeta e delle sue lune (scoprendone ben 10 nuove) e raccogliendo dati da vicino per circa cinque ore e mezza. È finora l’unico incontro di una sonda con questo pianeta. Il passaggio ravvicinato produce un effetto fionda che, come previsto, accelera la sonda verso Nettuno, che verrà raggiunto nel 1989.
Urano è una falce sottile in quest’immagine scattata al termine del passaggio ravvicinato di Voyager 2 (NASA).
La stazione spaziale militare sovietica Salyut-3 viene fatta rientrare e disintegrare nell’atmosfera terrestre.
Partenza dal Kennedy Space Center dello Shuttle Discovery per la missione militare STS-51C, la prima interamente dedicata al Dipartimento della Difesa. A bordo ci sono Thomas K. Mattingly (comandante), Loren J. Shriver (pilota), Ellison S. Onizuka, James F. Buchli (specialisti di missione) e Gary E. Payton (specialista del carico).
Il carico è segreto: pubblicamente è noto soltanto che si tratta di un singolo satellite, denominato 1985-010B, che si ritiene che sia del tipo geostazionario Magnum ELINT per la sorveglianza elettronica.
Il documentario IMAX The Dream is Alive mostra una ripresa del decollo di questa missione.
Alla partenza si verifica una delle più gravi penetrazioni di gas roventi nelle guarnizioni dei booster laterali a propellente solido, con conseguente rischio di esplosione, a causa della bassa temperatura ambientale al decollo (12°C), la più fredda fino a quel momento.
Poco più di un anno dopo, il 28 gennaio 1986, questo stesso difetto distruggerà lo Shuttle Challenger, il cui equipaggio includerà lo stesso Onizuka; nessuno dei sette membri si salverà.
Fonti: Secret Space Shuttles; NASA; NHO; Rogers Commission Report.
Nasce a Quonset Point, nello stato di Rhode Island, William F. Readdy. Volerà nello spazio nel 1992 (STS-42), nel 1993 (STS-51) e nel 1996 (STS-79).
Lancio dello Shuttle Endeavour verso la stazione spaziale Mir per la missione STS-89. Porta a bordo Andrew Thomas, che sarà l’ultimo americano a soggiornare sulla Mir.
Presso il Johnson Space Center, gli astronauti John Young e Bob Crippen presentano alla stampa la loro missione, che costituirà il debutto orbitale dello Space Shuttle.
Nasce a Louisville, Colorado, Jack D. Fischer (@Astro2fish). Verrà selezionato come membro del ventesimo gruppo di astronauti NASA e verrà addestrato come ingegnere di volo per le Expedition 52 e 53 del 2017.
Nasce a Taipei, Taiwan, Kjell Lindgren (@astro_kjell). Volerà nello spazio nel 2015 come astronauta statunitense della NASA con la Soyuz TMA-17M per visitare la Stazione Spaziale Internazionale, dove resterà per 141 giorni.
Fonti: NASA; NHO; Spacefacts.
Nasce a Minneapolis, in Minnesota, Robert Donald “Bob” Cabana (@Astro_CabanaBob). Volerà nello spazio quattro volte: nel 1990 (STS-41), nel 1992 (STS-53), nel 1994 (STS-65) e nel 1998 (STS-88). Sarà poi Director of Human Space Flights, Director of Flight Crew Operations al Johnson Space Center, Director dello Stennis Space Center in Mississippi e dal 2008 Director del Kennedy Space Center in Florida.
Fonti: Spacefacts; NHO; NASA.
Nasce a Okemah, in Oklahoma, William Reid “Bill” Pogue. Volerà nello spazio con la missione Skylab 4, durante la quale sarà uno dei protagonisti di uno dei rari “ammutinamenti” spaziali.
Fonti: Smithsonian; WilliamPogue.com.
L’astronomo Clyde Tombaugh fotografa il pianeta Plutone con il telescopio del Lowell Observatory, in Arizona, ma ancora non lo sa; se ne accorgerà soltanto il 18 febbraio 1930 quando confronterà le foto scattate oggi.
Fonte: Space.com.
L’astronauta T.J. Creamer invia il primo tweet dallo spazio: è a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, che ha appena ricevuto un aggiornamento software che attiva una connessione personale a Internet per i suoi occupanti. Il sistema precedente obbligava gli astronauti a inviare i messaggi via mail a Terra, da dove i tecnici provvedevano a pubblicarli sull’account dell’astronauta. Il nuovo sistema, denominato Crew Support LAN, consente anche di navigare nel Web, di inviare mail e di effettuare telefonate in VOIP e videoconferenze quando la Stazione è connessa tramite il sistema per telecomunicazioni in banda Ku ad alta velocità.
Fonti: NASA; video NASA; NHO.
Un razzo New Shepard della società privata Blue Origin, che aveva già volato il 23 novembre 2015 fino alla quota di 100 chilometri alla quale inizia formalmente lo spazio ed era poi atterrato verticalmente, ripete il volo, dimostrando la propria riutilizzabilità per voli suborbitali.
È la prima volta in assoluto che uno stesso razzo supera due volte la linea di Karman (la linea di demarcazione formale fra atmosfera e spazio, a 100 km di quota) e atterra verticalmente con successo.
Fonte: SSA.
Dopo oltre trent’anni di esplorazione dello spazio profondo, la sonda statunitense Pioneer 10 invia per l’ultima volta un segnale verso la Terra, dalla quale era partita nel 1972. Prosegue il proprio viaggio nel cosmo portando a bordo una targa destinata a eventuali civiltà extraterrestri che la dovessero trovare.
Il disegno inciso sulla targa di Pioneer 10.
Fonti: NASA; NASA; Planetary Society.
Lancio della missione Shuttle STS-89: la Endeavour parte per attraccare alla stazione spaziale russa Mir.
Fonte: SSA.
Decollo della missione Shuttle STS-42, che porta nello spazio l’astronauta ESA Ulf Merbold e la prima donna astronauta canadese e prima neurologa nello spazio, Roberta Bondar.
Atterraggio dello Shuttle Atlantis al termine della missione STS-81 presso il Kennedy Space Center dopo aver visitato la stazione spaziale russa Mir.
Fonte: SSA.
Primo attracco automatico di un veicolo di rifornimento a una stazione spaziale: la Progress 1 raggiunge la stazione Salyut 6. Entrambi i veicoli sono sovietici.
Fonte: Russian Space Web.
Gli astronauti della missione lunare Apollo 17 parlano a una sessione congiunta del Congresso dopo aver completato l’ultima spedizione statunitense sulla Luna.
Mentre viaggiano in auto, diretti a un ricevimento al Cremlino, gli equipaggi delle missioni Soyuz 4 e 5 vengono presi di mira da un attentatore, Viktor Ilyin, che intende uccidere il premier Leonid Brezhnev. Ilyn si traveste da poliziotto usando la divisa rubata a un parente e si fa largo indisturbato fra la folla che attende il passaggio del corteo di auto che portano i cosmonauti (Shatalov, Volynov, Khrunov e Yeliseyev), tornati dallo spazio appena una settimana prima, Brezhnev e il capo di stato sovietico Nikolai Podgorny.
Ilyin lascia passare l’auto con i cosmonauti e fa fuoco con due pistole sulla seconda vettura del corteo, pensando che contenga Brezhnev, ma invece nell’auto ci sono altri cosmonauti veterani: Alexey Leonov, Valentina Tereshkova, Georgy Beregovoy e Andrian Nikolayev. L’attentatore esplode vari colpi contro l’auto, uccidendo l’autista e ferendo leggermente i cosmonauti veterani a bordo (Beregovoy al volto, Nikolayev di striscio alla schiena) prima di essere fermato.
L’attentato viene tenuto sotto silenzio per due giorni prima che venga emesso un vaghissimo comunicato stampa ufficiale.
Fonti: New York Times; Axisglobe; Rockets and People, di Boris Chertok, volume IV, pag. 188.
Decollo della missione senza equipaggio Apollo 5, trasportata da un razzo Saturn 1B, che porta nello spazio per la prima volta un esemplare del Modulo Lunare, il veicolo destinato a scendere sulla Luna trasportando due astronauti.
Nasce in Illinois Joseph R. “Joe” Tanner. Volerà nello spazio nel 1994 con lo Shuttle Atlantis per la missione STS-66, nel 1997 con lo Shuttle Discovery per la missione STS-82, nel 2000 per la missione STS-97 con lo Shuttle Endeavour e nel 2006 con lo Shuttle Atlantis per la missione STS-115.
Su Marte, il veicolo semovente MER-A della NASA, denominato Spirit, interrompe le trasmissioni verso il Controllo Missione a causa di un problema di gestione della memoria. La correzione viene inviata dalla Terra il 6 febbraio successivo e risolve il problema.
Inizia il servizio commerciale dell’aereo di linea supersonico franco-britannico Concorde con la British Airways e l’Air France.
A Mosca, George Low, direttore facente funzioni (Acting Administrator) della NASA, consegna alle autorità sovietiche una targa che commemora il cosmonauta Yuri Gagarin.
La targa firmata da John Glenn, James McDivitt e Neil Armstrong.
Fonte: NHO.
Dalla base di Wallops Island, in Virginia, decolla una capsula Mercury, lanciata da un vettore Little Joe 1B; a bordo c’è uno scimpanzé femmina di nome Miss Sam.
Atterraggio notturno dello Shuttle Endeavour al Kennedy Space Center dopo nove giorni trascorsi nello spazio per la missione STS-72. Il suo equipaggio comparirà nel documentario Astronauts della PBS.
Veduta posteriore dell’atterraggio dell’Endeavour.
Atterraggio notturno dello Shuttle Columbia alla base militare Edwards al termine della missione STS-32R, che ha collocato in orbita il satellite Syncom IV-F5.
Il Columbia atterra di notte, formando scie di condensazione con le ali.
Lancio della Progress 1 sovietica, prima missione di rifornimento automatizzata al mondo, destinata alla stazione sovietica Salyut 6.
Fonte: NASA.
Primo volo di una capsula Apollo: alla base di White Sands, in New Mexico, un vettore Little Joe II porta la capsula Block I CM-002 a quasi 24 km di quota per un test, denominato Apollo A-004, del sistema di salvataggio d’emergenza al decollo (Launch Escape System).
Sequenza di lancio e ritorno del Little Joe.
Azionamento dei razzi d’emergenza del Launch Escape System.
Fonti: NHO; Drew Ex Machina.
Nasce a Crown Point, in Indiana, Jerry L. Ross. Volerà nello spazio e sarà il primo a farlo sette volte: STS-61B (1985), STS-27 (1988), STS-37 (1991), STS-55/Spacelab-D2 (1993), STS-74 (1995), STS-88 (1998) e STS-110 (2002).
Nasce Edwin “Buzz” Aldrin, futuro astronauta Gemini e Apollo e uno dei primi due esseri umani a camminare sulla Luna nel 1969.
Lancio dalla base militare di Cape Canaveral, in Florida, della sonda statunitense New Horizons, la prima che visiterà Plutone dopo nove anni di viaggio.
Decollo del vettore Atlas V 551 che trasporta la sonda New Horizons.
Fonte: NASA.
Rientro notturno alla base militare Edwards dello Shuttle Columbia, al termine della missione STS-61C.
Fonte: SSA.
Illustrazione del rientro della Soyuz 5. |
Boris Volynov. |
La Bell Aerospace vince il contratto per il Lunar Landing Research Vehicle, un veicolo a decollo verticale concepito come addestratore per gli astronauti che affronteranno la discesa sulla Luna.
Nasce a Superior, in Wisconsin, Jeffrey Nels Williams (Jeff Williams, @astro_jeff). Volerà nello spazio nel 2000 a bordo dello Shuttle Atlantis per la missione STS-101; tornerà nello spazio nel 2006 a bordo della Soyuz TMA-8, raggiungendo la Stazione Spaziale Internazionale e restandovi per sei mesi, e di nuovo nel 2009 con la Soyuz TMA-16, trascorrendo altri sei mesi sulla Stazione. Visiterà di nuovo la Stazione nel 2016.
Tre bombardieri strategici statunitensi B-52 Stratofortress completano un giro del mondo senza scalo, durato 45 ore e 19 minuti e reso possibile dal rifornimento in volo. Il tragitto copre 39.147 km. Lo scopo dell’impresa, denominata Operation Power Flite [sic], viene espresso senza mezzi termini: “dimostrare che gli Stati Uniti sono in grado di sganciare una bomba all’idrogeno ovunque nel mondo”.
Fonti: New York Times; Air Force Link; Life, 28/1/1957.
SpaceX lancia dalla base militare statunitense di Vandenberg, in California, un vettore Falcon 9 che colloca in orbita il satellite oceanografico statunitense ed europeo Jason-3 della NASA/NOAA. Il primo stadio tenta un rientro controllato sperimentale su una chiatta nell’Oceano Pacifico. L’atterraggio è morbido e centrato, ma una delle zampe non si blocca correttamente in posizione estratta e cede, facendo coricare il veicolo, alto circa 41 metri, in maniera distruttiva.
I resti del primo stadio del Falcon 9 sul ponte della chiatta (SpaceX).
Dalla stazione militare di Cape Canaveral decolla un razzo Delta 2 che trasporta un satellite per la rete di localizzazione GPS. Il vettore esplode 13 secondi dopo il lancio, a circa 500 metri di quota, a causa di un malfunzionamento di uno dei booster a propellente solido, facendo ricadere sulla rampa circa 250 tonnellate di propellente e rottami sull’area intorno alla rampa di lancio.
Grandi frammenti precipitano sulla blockhouse che ospita i controllori del lancio, che si rifugiano sotto le proprie postazioni e vengono evacuati a causa di un incendio. Il propellente solido continua a bruciare quando arriva al suolo. Decine di auto parcheggiate nelle vicinanze vengono completamente distrutte e la gigantesca palla di fuoco è visibile per chilometri.
Fonte: NASA Delta 2 Explosion Plume Analysis Report; Scott Manley.
La NASA annuncia la selezione dell’Astronaut Group 13, il tredicesimo gruppo di astronauti, denominato The Hairballs (palle di pelo) per via della sua mascotte, un gatto nero.
Il tredicesimo gruppo di astronauti statunitensi.
Fonte: NASA.
Rientro del veicolo spaziale sovietico Soyuz 4, che riporta sulla Terra Vladimir Shatalov, Yevgeny Khrunov e Alexei Yeliseyev. Khrunov e Yeliseyev sono partiti dalla Terra con la Soyuz 5. È la prima volta che un equipaggio spaziale parte con un veicolo e torna con un altro.
Il modulo di rientro della Soyuz 4 (Spacefacts).
Fonte: Spacefacts.
Nasce a Watertown, in Wisconsin, Daniel L. Brandenstein. Volerà nello spazio per la NASA con lo Shuttle nel 1983 (STS-8), nel 1985 (STS-51G), nel 1990 (STS-32) e nel 1992 (STS-49).
Viene annunciata la morte di Gene Cernan, astronauta statunitense nelle missioni Gemini 9, Apollo 10 e Apollo 17, ultimo uomo a camminare sulla Luna nel 1972.
Fonte: NASA.
A bordo della Stazione Spaziale Internazionale sboccia una zinnia, che viene diffusamente annunciata nei media come il primo fiore mai cresciuto nello spazio ma in realtà è preceduta da una Arabidopsis, cresciuta sulla stazione sovietica Salyut-7 nel 1982, e da un girasole, cresciuto per un esperimento personale di Don Pettit a bordo della Stazione nel 2012.
La zinnia sbocciata a bordo della ISS (Scott Kelly).
Fonti: Lights In the Dark; Arabidopsis.org; Don Pettit/NASA; Scott Kelly; NASA; Universe Today.
Viene ritrovata la sonda Beagle 2, dispersa dodici anni prima su Marte.
Il punto bianco è la sagoma del Beagle 2 in un’immagine della sonda Mars Reconnaissance Orbiter della NASA.
Fonte: ESA.
Lo Shuttle Columbia parte per la missione STS-107. Il decollo sembra regolare e lo Shuttle entra in orbita correttamente, ma 81,9 secondi dopo il distacco da terra, l’ala sinistra viene colpita (video) da un grosso frammento di schiuma isolante del serbatoio esterno, creando una breccia nel rivestimento termico del bordo d’attacco. I danni vengono sottovalutati dal personale a terra e sono ignoti all’equipaggio.
Al termine della missione, la breccia farà entrare aria rovente all’interno dell’ala, danneggiandola irrimediabilmente: il Columbia si disintegrerà in volo durante il rientro, uccidendo i sette membri dell’equipaggio.
Sarà il secondo incidente mortale di uno Shuttle, dopo quello del Challenger, e sarà la seconda volta che gli Stati Uniti perderanno un equipaggio durante un volo spaziale.
La freccia indica la nube di particelle al di sotto dell’ala dopo che un frammento di schiuma ha colpito il bordo dell’ala stessa.
La NASA annuncia un nuovo gruppo di astronauti, il primo dal 1969 e il primo a includere persone di colore, persone di etnia asiatica e donne. Le donne sono: Shannon W. Lucid, Margaret Rhea Seddon, Kathryn D. Sullivan, Judith A. Resnik, Anna L. Fisher e Sally K. Ride.
Foto scattata il 28/2/1979 (NASA).
Fonti: NHO; Planetary Society; Smithsonian; NASA; NASA; Astronautix.
La sonda sovietica Lunokhod 2 inizia la propria esplorazione della superficie lunare.
Fonte: Planetology.ru.
Vengono costituiti il Gemini Project Office e l’Apollo Project Office presso l’MSC (oggi centro spaziale Johnson).
Fonte: NHO.
Dopo 34 orbite intorno alla Terra, la capsula spaziale sovietica con equipaggio Soyuz 4 attracca a un’altra capsula analoga, la Soyuz 5, con una manovra inizialmente automatica e successivamente manuale, comandata da Vladimir Shatalov a bordo della Soyuz 4, per gli ultimi cento metri. I due veicoli vengono interconnessi con alimentazione, comunicazioni e comandi e formano per quattro ore e mezza quello che la stampa sovietica definisce un po’ iperbolicamente “la prima stazione cosmica sperimentale al mondo”. È comunque il primo attracco fra due veicoli spaziali entrambi dotati di equipaggio nella storia dell’astronautica.
Durante la cinquantunesima orbita della Soyuz 4, i cosmonauti della Soyuz 5, Yevgeny Khrunov e Alexei Yeliseyev, si trasferiscono alla Soyuz 4 effettuando una passeggiata spaziale che viene registrata dalle telecamere di bordo: è il primo trasferimento extraveicolare di un equipaggio da un veicolo spaziale a un altro. Queste manovre servono a collaudare le tecniche di attracco e trasbordo che verranno usate per lo sbarco sulla Luna che i sovietici, in gran segreto, stanno tentando di realizzare.
A bordo della Soyuz 5 resta, da solo, il comandante Boris Volynov, che due giorni dopo vivrà uno dei rientri più drammatici della storia dello spazio.
La pagina del quotidiano italiano L’Unità dedicata alla missione delle Soyuz 4 e 5 SSA.
Ripresa TV dello sgancio delle Soyuz 4 e 5 (SSA).
Fonti: video sovietico celebrativo; NASA.
Nasce L. Blaine Hammond, futuro pilota delle missioni Shuttle STS-39 (1989) e STS-64.
Nasce a Eastpointe, in Michigan, Jerry Linenger. Volerà nello spazio nel 1994 con lo Shuttle (STS-64) e poi di nuovo nel 1997 con lo Shuttle (STS-81), visitando la stazione russa Mir e diventando il primo statunitense a sganciarsi dalla Mir ed effettuare un volo intorno alla stazione (fly-around) con un veicolo Soyuz. Sarà anche il primo americano a effettuare una passeggiata spaziale da una stazione spaziale straniera e indossando una tuta spaziale non americana.
Fonte: NASA.
Nasce a Riga, in Lettonia, Anatoly Yakovlevich Solovyev. Diventerà cosmonauta nel 1988 con la missione Soyuz TM-5 e nel corso delle missioni successive (fra il 1988 e il 1998) stabilirà il record di numero (16) e durata (82 ore e 22 minuti) delle passeggiate spaziali di un singolo individuo.
Fonti: NASA; NHO; Astronautix.
Nasce a Sacramento, California, Michael L. Coats, futuro astronauta Shuttle.
Fonte: NASA.
Tim Peake, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, effettua la prima passeggiata spaziale di un astronauta inviato nello spazio dal governo del Regno Unito ed è quindi il primo a indossare la bandiera britannica sulla tuta per attività extraveicolari.
Tuttavia non è il primo cittadino britannico ad effettuare una passeggiata spaziale: prima di lui ci sono stati Michael Foale (STS-63, 1995), Piers Sellers (STS-112, 2002), e Nick Patrick (STS-116, 2006), che sono cittadini britannici ma hanno volato nello spazio come americani (avendo la doppia nazionalità britannica e statunitense) e per conto della NASA.
Durante la passeggiata spaziale, effettuata insieme allo statunitense Tim Kopra, nel casco di quest’ultimo si forma una bolla d’acqua di circa dieci centimetri di diametro massimo; secondo procedura, l’attività extraveicolare (EVA) viene interrotta per prudenza e i due astronauti rientrano a bordo senza problemi.
La sonda Stardust effettua un passaggio ravvicinato (flyby) vicino alla Terra lungo la propria traiettoria verso la cometa Wild 2.
Fonte: NHO.
La sonda Stardust fa rientrare sulla Terra, nello Utah, la capsula che contiene i campioni di particelle cometarie e interstellari che ha raccolto nei suoi sette anni di viaggio nello spazio.
Lancio della sonda Helios B in orbita eliocentrica per studiare il Sole.
Fonte: NHO.
Lancio da Baikonur della missione sovietica Soyuz 5, con a bordo Boris Volynov (comandante), Aleksei Yeliseyev (ingegnere di volo) e Yevgeny Khrunov (ingegnere di ricerca), per raggiungere in orbita terrestre la Soyuz 4 lanciata il giorno precedente. Volynov è il primo ebreo a volare nello spazio.
Fonti: The First Soviet Cosmonaut Team, Colin Burgess e Rex Hall, pag. 72; Zarya; Spacefacts.
La sonda MESSENGER (MErcury Surface, Space ENvironment, GEochemistry, and Ranging) passa a 200 km dalla superficie di Mercurio: è il primo incontro ravvicinato con questo pianeta dai tempi della Mariner 10 nel 1973.
Fonte: Johns Hopkins APL.
SpaceX lancia con pieno successo dalla base californiana di Vandenberg un vettore Falcon 9, collocando in orbita terrestre dieci satelliti per telecomunicazioni Iridium NEXT. Il primo stadio rientra e atterra sulla nave di supporto Just Read the Instructions: è il settimo atterraggio di uno stadio Falcon su nave o terraferma e il primo nell’Oceano Pacifico, e viene mostrato in diretta streaming dalle telecamere a bordo del vettore.
Questo lancio è il primo dopo l’esplosione di un vettore Falcon sulla rampa di lancio durante le operazioni di caricamento del propellente l’1/9/2016.
Immagini dalla diretta video dell’atterraggio: la vista dalla telecamera di bordo e dalla nave appoggio Just Read the Instructions.
Fonti: Ars Technica; SpaceX; Business Insider.
La sonda Huygens dell’ESA atterra su Titano, luna di Saturno: è il primo atterraggio morbido su un satellite della zona esterna del Sistema Solare. Huygens trasmette dati per 72 minuti dopo l’atterraggio.
Fonti: ESA; ESA; animazione ESA; ESA.
Lo Shuttle Atlantis attracca alla stazione spaziale russa Mir. È il quinto attracco di questo tipo.
Fonte: SSA.
Nasce a Shanghai, in Cina, Shannon W. Lucid. Volerà nello spazio cinque volte: nel 1985 con lo Shuttle Discovery (STS-51G), nel 1989 con lo Shuttle Atlantis (STS-34), nel 1991 con lo Shuttle Atlantis (STS-43), nel 1993 con lo Shuttle Columbia (STS-58) e nel 1996 con lo Shuttle Atlantis per trascorrere 188 giorni a bordo della stazione russa Mir (STS-76 al decollo, STS-79 al rientro).
Fonte: NASA.
Lancio da Baikonur della missione Soyuz 4, che porta in orbita terrestre Vladimir Shatalov. È da solo a bordo di un veicolo capace di portare tre cosmonauti, perché effettuerà un rendez-vous con un’altra Soyuz, la 5, di cui prenderà a bordo l’equipaggio.
Fonti: Spacefacts; Zarya; NASA.
Arrivano le prime immagini dal Telescopio Spaziale Hubble dopo la prima missione Shuttle di correzione delle sue ottiche: il miglioramento è impressionante.
Le immagini di Hubble prima e dopo l’intervento correttivo.
Fonte: ESA.
Partenza dello Shuttle Endeavour per la missione STS-54.
Fonte: SSA.
La Soyuz 4 si appresta ad effettuare il primo lancio invernale di un veicolo spaziale sovietico con equipaggio, ma diventa invece il primo “scrub” (annullamento di tentativo di lancio) di questo genere di veicolo: il decollo viene infatti rinviato a causa del maltempo e di un problema ai giroscopi di bordo quando il cosmonauta, Vladimir Shatalov, è già a bordo.
Lancio della sonda spaziale statunitense Discoverer 37, che in realtà è un satellite spia militare della serie Corona.
Fonti: Smithsonian; NASA.
Galileo Galilei scopre una quarta luna di Giove, quella che oggi chiamiamo Callisto ma che all’epoca fu chiamata da Galileo quarto pianeta mediceo. La nomenclatura galileiana rimase in uso fino a metà del 1800.
Callisto in un’immagine della sonda Galileo nel 2001.
Il veicolo di rifornimento Dragon CRS-5 di SpaceX viene catturato e attraccato alla Stazione Spaziale Internazionale da Barry Wilmore e Samantha Cristoforetti.
Fonti: NHO; Spaceflight Insider.
Lancio da Cape Canaveral della sonda Deep Impact, destinata a raggiungere e colpire la cometa Tempel 1 il 4 luglio 2005 per poi visitare la cometa Hartley 2 a novembre del 2010.
Decollo della sonda Deep Impact.
Decollo notturno della missione Shuttle STS-61C: il Columbia porta in orbita, fra gli altri membri dell’equipaggio, anche un futuro Administrator (direttore) della NASA, Charlie Bolden, e un membro del Congresso degli Stati Uniti, Bill Nelson.
Lo Shuttle Atlantis parte per la missione STS-81, diretta alla stazione russa Mir.
Fonte: NASA.
La McDonnell Corp riceve il contratto e l’incarico di costruire la capsula spaziale Mercury, la prima destinata a portare nello spazio un astronauta americano.
Fonte: NHO.
Nasce a Zhitomir, in quella che oggi è Ucraina ma allora era un governatorato dell’Impero Russo, Sergei Pavlovich Korolev (Серге́й Па́влович Королёв; pronuncia; 1906/12/30 nel calendario giuliano). Diventerà in segreto il principale artefice del programma spaziale sovietico, portandolo a una serie ineguagliata di primati.
Da giovane studierà aeronautica a Mosca sotto la guida di Andrei Tupolev, si qualificherà come pilota e lancerà, nel 1933, il primo razzo a propellente liquido in Unione Sovietica. Durante una delle purghe ordinate da Stalin, verrà arrestato e condannato ingiustamente a dieci anni di lavori forzati nel gulag di Kolyma, dove perderà tutti i denti e si fratturerà la mandibola. Verrà trasferito in un carcere a Mosca dopo cinque mesi di gulag e passerà cinque anni a lavorare a progetti di aerei e razzi insieme ad altri ingegneri incarcerati.
Nel 1945, però, verrà nominato colonnello dell’Armata Rossa e spedito in Germania: una svolta repentina dovuta al fatto che servono le sue competenze per decifrare i razzi V2 tedeschi che l’esercito russo è riuscito a catturare (il loro progettista, Wernher Von Braun, si è arreso agli americani).
Imparerà in fretta: sarà suo il primo missile balistico intercontinentale al mondo, l’R-7; saranno opera sua il primo satellite artificiale (lo Sputnik 1), il primo cane nello spazio, il primo uomo nello spazio (Yuri Gagarin), il primo equipaggio multiplo, la prima donna nello spazio (Valentina Tereshkova), la prima passeggiata spaziale, il primo satellite spia sovietico, le prime sonde lunari e interplanetarie e il gigantesco razzo N-1 concepito per portare un russo sulla Luna. Tutto progettato e costruito con risorse tecniche ed economiche ridotte all’osso, in un regime di segretezza e paranoia politica senza pari.
Il suo nome resterà un segreto di stato fino alla sua morte nel 1966, a 59 anni, dovuta alle inattese complicazioni di un intervento chirurgico di routine; prima di allora verrà sempre citato ufficialmente soltanto come il Progettista Capo.
Sergei Korolev a 32 anni.
Fonti: Astronautix; The Guardian; Britannica.
Decollo notturno della missione STS-72: lo shuttle Endeavour porta in orbita Brian Duffy (comandante), Brent Jett (pilota), Leroy Chiao, Daniel Barry, Winston Scott e Koichi Wakata (specialisti di missione) per otto giorni allo scopo di recuperare un satellite giapponese, collocare e recuperare un carico scientifico della NASA, ed effettuare passeggiate spaziali per prepararsi alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale.
Lancio di Explorer 36 (GEOS 2), sonda automatica concepita per misurare il campo gravitazionale della Terra.
Un bombardiere strategico B-52H dell’aviazione degli Stati Uniti stabilisce il record di volo senza scalo e senza rifornimento percorrendo 20.168 km in 22 ore e 9 minuti.
Lo Smithsonian pubblica A method of reaching extreme altitudes (Un metodo per raggiungere quote estreme), di Robert Goddard, uno dei testi fondamentali della teoria e tecnologia aerospaziale.
Fonte: NHO.
L’astronomo William Herschel scopre due lune di Urano: Titania e Oberon.
Fonte: ESA.
Galileo Galilei scopre Ganimede, satellite di Giove. Con il suo diametro di 5260 chilometri, è non solo la luna più grande di tutto il Sistema Solare: è talmente grande che batte per dimensioni i pianeti Mercurio e Plutone.
Fonte: Wikipedia.
SpaceX lancia con successo un veicolo cargo Dragon verso la Stazione Spaziale Internazionale. La missione, denominata CRS-5, è la quinta assegnata a SpaceX nell’ambito del programma di rifornimento tramite vettori commerciali. Il primo stadio del razzo Falcon 9 tenta inoltre una manovra di rientro controllato, con l’intento sperimentale di atterrare su una chiatta collocata nell’Oceano Atlantico, ma l’atterraggio è scoordinato e troppo violento, per cui il veicolo esplode all’impatto.
Fotogramma del video dell’impatto del primo stadio del Falcon 9.
Fonti: SpaceX; NSF; SpaceX; Disinformatico; SSA.
Decollo della Soyuz 27, che trasporta Vladimir Dzhanibekov e Oleg Makarov verso la stazione spaziale sovietica Salyut 6. Resteranno a bordo 64 giorni.
Lancio della Soyuz-17, con a bordo Alexei Gubarev e Georgy Grechko, verso la stazione spaziale Salyut 4, dove resteranno per 30 giorni come suoi primi ospiti, e stabiliranno il record sovietico di durata di una singola missione.
Lancio da Baikonur della sonda automatica sovietica Venera 6, diretta verso Venere per misurare temperatura, pressione e composizione della sua atmosfera. Arriverà a destinazione il 17 maggio 1969.
Fonti: NASA; video Pathé.
La NASA annuncia che costruirà un razzo lunare, denominato C-5. Verrà poi ribattezzato Saturn V e trasporterà tutti gli equipaggi delle missioni lunari Apollo.
Atterraggio morbido sulla Luna del veicolo automatico Surveyor 7, a circa 45 km dal bordo del cratere Tycho. Il veicolo raccoglierà dati scientifici, analizzerà campioni di suolo lunare e scatterà e trasmetterà a terra oltre 20.000 immagini della superficie della Luna, che verranno composte per ottenere panoramiche estremamente dettagliate. L’allunaggio avviene alle 1:05 UT, 8:05 EST, del 1968/01/09.
Immagine composita della superficie lunare, acquisita dal Surveyor 7.
Il Signal Corps dell’esercito degli Stati Uniti riesce a far rimbalzare un segnale radar sulla Luna.
Fonte: NASA.
Lancio del veicolo cargo Cygnus della Orbital Sciences; è il primo volo di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale effettuato da questo veicolo, dopo l’attracco dimostrativo alla Stazione effettuato a settembre del 2013.
Il cosmonauta Valeri Polyakov batte il record di durata di una singola permanenza nello spazio, che era fermo a 366 giorni ed era stato stabilito sei anni prima da Musa Manarov e Vladimir Titov; a fine missione arriverà a 437 giorni, 17 ore e 58 minuti, record tuttora imbattuto.
Valeri Polyakov a bordo della stazione russa Mir [NHO].
Fonte: NHO; Spacefacts.
L’astronomo Stephen Synnott scopre una nuova luna di Urano nelle immagini della sonda Voyager 2 che sta visitando il pianeta durante la propria corsa verso le regioni esterne del Sistema Solare. La luna ha un diametro di circa 80 km e viene battezzata Cressida.
Fonti: Solarviews; NASA; Johnstonarchive; USGS.
Decollo della missione Shuttle STS-32. La navetta statunitense Columbia porta in orbita Daniel Brandenstein, James Wetherbee, Bonnie Dunbar, David Low e Marsha Ivins per dieci giorni, collocando in orbita un satellite Syncom-IV della marina militare statunitense e recuperando l’esperimento Long Duration Exposure Facility (LDEF). È il primo lancio dalla storica rampa 39A del Kennedy Space Center dopo quattro anni di inattività dovuti a lavori di modifica.
Lancio della Soyuz TM-18 con a bordo Valeri Polyakov, Viktor Afanasiyev e Yuri Usachyov, diretti alla stazione spaziale Mir per una permanenza di lunga durata: quella di Polyakov stabilirà il record assoluto per una singola missione, con 437 giorni, 17 ore e 58 minuti. Questo primato è tuttora imbattuto.
Da sinistra: Polyakov, Afanasiyev e Usachyov.
Lancio della sonda sovietica Luna 21, che trasporta il rover (veicolo di esplorazione semovente) Lunokhod 2, il secondo in assoluto nella storia dell’esplorazione spaziale. Trasmetterà immagini dalla superficie della Luna durante i propri spostamenti.
Immagine del modulo di allunaggio di Luna 21, acquisita dal rover Lunokhod 2 dopo l’atterraggio sulla Luna e l’allontanamento dal modulo stesso.
Fonti: Arizona State University: NHO.